Con un certo stupore
ho scoperto
di avere, ancora, posto
nel mio cuore.
Piccole cavità da riempire
con latte caldo, miele
e un amore che tarda ad arrivare.
Poesie tristi sulla punta della lingua
graffiano la gola, dettano tempi e fiato.
I poeti non hanno nomi di donna.
Fissano un’immagine quieta, rassicurante
e là ci lasciano per sempre.
Siamo quelle che vorrebbero noi fossimo.
Chę di donne stanche nessuno
vuol sentir parlare.
Così restiamo sognate e sognanti
Intrappolate per sempre in un verso.
Ma io sono sangue e nervi
Sono un poeta con nome di donna
Mai rassicurante, racconto quello che vedo.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.