Lei era così,
nessuno si era mai accorto della sua poesia fino al giorno in cui scomparvero entrambe.
Prima Lei e poi la poesia.
Qualcuno in verità,giurò di aver sospettato che Lei piangesse di nascosto, ma erano stati commenti appena sussurrati, a cui nessuno aveva dato peso.
Ogni tanto Lei regalava sorrisi e su questo si dissero tutti d’accordo.
Si creò invece un qualche imbarazzo,soprattutto tra gli amici,quando si sparse la voce che regalasse anche parole.
Sparirono tutti,negarono e spergiurarono “…ché no, le parole non si regalano, ma siamo impazziti!?”
La poesia ne soffrì moltissimo, pensò non fosse giusto…Lei era stata felice solo nei pochi attimi in cui le parole si liberavano e potevano essere di tutti.
…e così scomparve anche la poesia.
Poi, come sempre, piano piano tutti dimenticarono, ché il vuoto lasciato dai ricordi è presto preda della realtà.
Rimase però in tutti una sensazione vaga di disagio, un inspiegabile fastidio per il rumore del mondo, che impediva loro di ascoltare le parole di Lei, che ancora libere,volteggiavano nell’aria.
Mafy.
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È molto bella…
(Sai pensavo che delle parole regalate nessuno si fida più, molti poi preferiscono il sottocosto).
Un abbraccio Mafy
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Sai me ne sto rendendo conto,non so come spiegarlo,ma mi fa star male…i tuoi abbracci son sempre molto graditi. 🙂
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No n serve spiegarlo… :*
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